"Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore!"
Siamo abituati a diffidare di tutto e di tutti, nel tentativo di proteggerci dalle difficoltà e dalle frustrazioni della vita. Abbiamo paura. Cerchiamo di garantirci una sicurezza terrena che ci possa diminuire la paura, ma il risultato è che rincorriamo noi stessi, gli altri, le cose, senza mai fermarci. Da piccoli abbiamo ascoltato le fiabe a lieto fine, ma poi ci hanno raccontato che la vita è un’altra cosa, che dobbiamo lottare, sgomitare, e pensare a noi stessi. In realtà la nostra vita è realmente una fiaba a lieto fine, se solo ci fermiamo a capire il messaggio d’amore del figlio di Dio, che è venuto ad annunciare la lieta novella, a spiegarci come raggiungere la gioia della presenza del Padre. Non c’è nient’altro di cui abbiamo bisogno se non di "tornare a casa" per restare nella casa del Padre nostro. L’esperienza di Giuda, che ha voluto autodeterminarsi rifiutando la guida di Gesù, ci mostra il fallimento che ci aspetta se scegliamo l’odio (At.1, 15-26). Il Signore solleva l’indigente dalla polvere, dall’immondizia rialza il povero, per farlo sedere tra i principi del suo popolo (Sal.112). Dimorare in Cristo, significa percorrere la strada verso il Padre. Il comandamento che ci lascia è: "che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati" (Gv. 15, 9-17).
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