Incontro del 03.11.04 ore 20,30
Centro Poiesis - Cagliari
"La gloria di Dio è l’uomo vivente".
Se siamo stati da lui creati è lui stesso che si glorifica con la nostra presenza. Il cammino interpreso nella meditazione ci riporta al significato profondo della nostra esistenza terrena. Con la meditazione accettiamo di compiere un sentiero che ci allontana dagli stimoli continui della vita attiva e dalle logiche terrene orientate alla sola "sopravvivenza". Con la meditazione accettiamo di fidarci e di affidarci a qualcosa che non possiamo controllare ne manipolare a nostro piacimento.
L’Io, continuamente attratto dallo spirito e continuamente attratto dalla forza dell’ego, è chiamato a compiere una scelta. Il semplice aspettare è terreno dell’ego. Proseguire nel cammino spirituale è allontanarsi dall’ego. L’Io ha un compito di una difficoltà quasi sovrumana: il coraggio della scelta e la perseveranza nel perseguirla.
Chi di noi lascerebbe il proprio figlio ad intraprendere un lungo e difficile viaggio in condizioni fisiche precarie, sottopeso, anemico, senza soldi, senza informazioni, senza telefono, senza mappe, senza conoscere la lingua del luogo, senza vestiti adeguati, senza una verifica sulle competenze che occorrono? Lo stesso vale per l’Io, che è colui che determina il viaggio spirituale. E’ l’Io che decide di meditare, è sempre l’Io che rifiuta di farlo. Come possiamo lasciarlo trascurato?
L’Io ha bisogno di capire come integrarsi al vero Sé, illuminato dalla presenza dello spirito, e di resistere ai duri attacchi dell’ego che impedisce in tutti i modi che il cammino vada avanti. L’ego di per sé infatti è nulla e la sua morte è definitiva: possiamo capire che opponga resistenza. L’Io invece muore rigenerandosi in Sé. E’ la resurrezione dopo la morte, la stessa che ha affrontato Cristo.
Il dono di Dio, l’uomo vivente, ci riporta al significato della vita ed al significato della morte. John Main ci suggeriva di meditare fedelmente per un periodo prolungato, per potere conoscere il significato profondo di qualcosa che non si può spiegare. Meditare per almeno 3-4 anni serve ad iniziare il cammino più importante. Chi medita da più di 5 anni probabilmente ha superato le prove più infide, e si prepara alle prove più ricche di significato.
Signore, questa sera insegnaci a non avere paura di "esistere" dopo avere capito con la meditazione di essere nulla lontani dalla tua presenza. Insegnaci a vivere una vita attiva piena di coraggio e perseveranza nell’opera che tu ci hai chiamato a compiere. E’ bello sapere che tu vuoi la nostra presenza.
Enrico.