MOVIMENTO

PSICOSPIRITUALE

 

PER UNA POLITICA SOCIALE E SANITARIA INTEGRATA COL BISOGNO

DI CRESCITA INTERIORE PSICOLOGICA E SPIRITUALE DELL’UOMO.

 

“Capire quindi come si possa favorire la crescita interiore delle persone mentre ci si occupa di loro negli aspetti socio sanitari è l’integrazione che ci attende, la sfida che non possiamo perdere. Non è l’abolizione dei valori e dei dogmi quello che realmente ci occorre, ma che ciascuno possa liberamente scegliere a quali valori e dogmi riferirsi per trovare un senso nella sua propria vita”.

 

www.movimentopsicospirituale.org

 

www.movimentopsicospirituale.it

 


LIBERTA’ DI CURA IN PSICHIATRIA

 

TESTIMONIANZE

A titolo meramente esemplificativo vengono riportate qui di seguito alcune testimonianze spontanee di persone che hanno avuto occasione di fare terapia individuale o di gruppo con il modello integrato. Da esse si deduce il senso della loro esperienza nell’unire le cure mediche con psicoterapia e spiritualità. Sono state raccolte negli anni, alcune sono molto recenti e quindi direttamente collegate al tema della libertà di cura in psichiatria, e sono riportate così come sono state ricevute, senza correggere eventuali imprecisioni o errori. Va sottolineato che in questo contesto per spiritualità non si intende una pratica religiosa, ma l’analisi del valore intimo di tutte le relazioni, che per loro natura originano dall’amore ed in esso si compiono.

 

I nomi sono stati rimossi per comprensibili motivi.



1 - Ho deciso di mandare una lettera alla asl per dare testimonianza dell'efficacia del modello psicospirituale. Se la ASL venisse sommersa di buone testimonianze sul modello psicospirituale non fermerebbero la repressione nei confronti di Enrico e il modello potrebbe entrare a pieno titolo nel pubblico?



2 - Grazie Enrico, hai fatto una precisa fotografia della situazione in psichiatra. Dove, se una persona ha la fortuna di incontrare un medico psichiatra che parte, e da' valore anzitutto al rapporto umano con l'altro, potrà o potrebbe procedere in un percorso di cura e non esclusivamente di terapia di farmaci . Ma in tanti anni di esperienze al Csm, non ho visto questo, ho visto, nella stragrande maggioranza il prevalere di trattamenti prevalentemente quando non esclusivamente farmacologici.



3 - Non ho visto nessuno guarire, ho visto persone giovani diventare anziani e cronici, li' dentro al Csm. Son diminuiti medici infermieri e i gia' pochi psicologi (infatti moltissimi pazienti del Csm mai fatto li' psicoterapia). E genitori diventare sempre piu' anziani, preoccupati e senza piu' speranza.



4 - Ciao Enrico, Trovo triste come cittadina, rilevare una chiusura mentale che mal si adatta a medici professionisti che dovrebbero rappresentare per la società l’espressione più vivida degli uomini e donne di “SCIENZA” che sono e/o dovrebbero sempre essere alla ricerca di nuove istanze, terapie, strategie, e farmaci, per la cura del MALATO in special modo di quello PSICHICO.
Sono anni se non decenni che Tu Enrico, stai TESTANDO TERAPIE INTEGRATE NONCHÉ INNOVATIVE, su gruppi di pazienti e loro familiari, per aiutare corpi e psiche a migliorare la propria vita o, quanto meno a renderla meno dolorosa e gravosa. Il Tuo “prendersi cura” del paziente non come tale ma come fratello; la Tua delicatezza anche nel far emergere gravi e profondi Nodi che si ripercuotono su tutto l’essere, il condividere nel gruppo certi stati d’animo, riconoscerli e meditarli, dovrebbero, quanto meno, portare altri colleghi a esperire queste terapie che abbracciano “l’essere sofferente” sempre in termini scientifici quali la( psichiatria, meditazione, e spiritualità) senzatetto altro fare proselitismo della propria confessione e cosa di non poco conto, Gratuitamente.
Certo, la via intrapresa da Te Enrico, è la più impervia perché, lunga, e dove il terapeuta mette in gioco tutta la Sua persona con grande dispendio di energie; il farmaco che se seppur necessario in determinate patologie e/o circostanze, non solo non può arrivare a tutto ma NON CURA, però, è sicuramente la strada più breve, a volte deresponsabilizza il professionista, rende inerte il paziente, ma mortifica anche la professione di medico. Spero quindi che, il GIURAMENTO DI IPPOCRATE, Non si sia tramutato nel tempo e per alcuni, nel GIURAMENTO DI .... IPOCRITA.
È ampiamente dimostrato che i migliori risultati ed i migliori Ospedali diventano tali se si lavora INSIEME, se nel gruppo si istaura un dialogo costruttivo. Se invece, si attacca il collega per non far emergere il merito, beh, questo dimostra perché molte cose non funzionano.
CARO ENRICO TI AUGURO DI VINCERE ANCHE QUESTA BATTAGLIA, PER ME, SEI NEL GIUSTO E HAI FATTO DELLA TUA PROFESSIONE UNA MISSIONE, ANCHE NELLA GRATUITÀ DELLA TUA PRESTAZIONE.
Con Tanta Riconoscenza
Stima ed affetto



5 - Caro Enrico, ho appena condiviso la petizione che hai lanciato. Conoscendoti, “Il Patto di Cura”, Ti rappresenta per onestà, l’accoglienza verso il Tuo prossimo, Carità Cristiana che Ti è connaturata, e desiderio di essere d’aiuto. Ecco questo “patto” mette il paziente quasi su un livello paritario con lo psicoterapeuta ma, responsabilizzandolo ed al contempo donandogli una dignità ed una motivazione a concorrere al proprio benessere e/o addirittura a contribuire alla propria Guarigione.
Personalmente plaudo alla Tua Strategia di guarigione. Finalmente si prende in considerazione LA PERSONA IN TUTTO IL SUO ESSERE, lavorando sui SUOI NODI DI VITA Sofferti, ereditatati, subiti, o voluti.
Ringrazio il Signore che Ti ha messo sulla mia strada in un tempo della mia vita molto doloroso, che, purtroppo ancora lacera.
Ti AUGURO TUTTO IL
SUCCESSO CHE MERITI



6 - Bella importante iniziativa, che focalizza una psichiatra, ormai malata cronica essa stessa, comodamente chiusa nel suo pensiero unico farmacologico. Abbiamo visto in questi ultimi mesi l'accentuarsi di Un vergognoso abbandono a se stessi di utenti e famiglie. Nessuna considerazione x lo stato psicologico /emotivo delle persone. Bisogna reagire, creare un movimento di protesta a questa consolidata cattiva prassi



7 - Io ho firmato. Conosco bene il Dott. Enrico Loria. Si chiede più libertà e umanità nella terapia del malato psichiatrico. Non solo farmaci. Non solo limitazione o privazione della libertà.


 

8 - Se poi, medici piu' aperti ed impegnati che propongono trattamenti integrati piu' completi e rispettosi della persona umana nella sua complessità psicofisica sociale emotiva spirituale, non vengono considerati e valorizzati, ma anzi attaccati ed avversati , dobbiamo preoccuparci molto e, per questo reagire e non accettare passivamente queste vecchie modalita' autarchiche


 

9 - Scrivo, perchè seguo gli incontri di psicospiritualità, con Dott. Enrico Loria da diversi anni, sono stata molto fortunata di averlo incontrato sulla mia strada. Nella sua integrità di medico e specialista, e vuole fare il suo lavoro, con grande passione e desiderio, per aiutare con i mezzi a sua disposizione, coloro che si trovano in difficoltà, emotiva e psicologica! Ho avuto il piacere di conoscere questo Grande Uomo e Grande specialista, in diversi momenti difficili della mia vita e dei miei figli. Sono molto dispiaciuta di sapere, che la sua figura professionale, più volte sia stata denigrata, (e compromessa) presso il vostro centro, di salute mentale. Non conosco le motivazioni, immagino che forse, ci siano delle visioni schematiche troppo rigide, che impediscono un amalgamento più armonioso, nelle vostre concezioni troppo formali. Vorrei ricordarvi, che il vostro servizio, viene retribuito dalle tasche dei cittadini, pertanto siamo noi cittadini, che manteniamo aperto il vostro servizio, e abbiamo Gran voce in capitolo, di come desideriamo che tale servizio venga condiviso, dagli specialisti. Dovreste prendere atto che essere innovativi, essere alla portata delle esigenze dei pazienti è un atto di grande coraggio e desiderio, di servire nel vostro ruolo. Vorrei capire come mai in Italia, le cose che funzionano bene, sono sempre protestate, se continuate su questo passo, ci troveremo, costretti a fare un presidio davanti alla vostra sede, con striscioni e altoparlanti e in presenza di telecamera televisiva. Mi auguro che prendiate atto, che c'è una buona fascia dei vostri pazienti che paga il vostro servizio pubblico e vuole continuare a ricevere, un aiuto, più adatto da quello, basato solo sui farmaci.


 

10 - Fra tutte le branche della medicina spetta alla psichiatria dare inizio ad un nuova era della salute e del benessere più conforme alla natura essenziale dell'uomo, che è biologica, psicologica, spirituale.
La libertà di cura non è abbandonare la persona nel suo nulla, ma accompagnarla e sostenerla nella sua ricerca di equilibrio fisico e psicologico. Se la vita ha un senso, questo non può essere perso senza un dolore che emerge dal profondo. Non siamo macchine che funzionano in modo automatico, non siamo oggetti passivi da sistemare a piacimento dove il sistema desidera. Siamo il cuore della creazione, esseri pieni di senso. Un potere organizzato che sopprime e irretisce i singoli individui nella loro libera espressione di sé, opprime e fa ammalare. Se la psichiatria non diventa la punta di diamante della svolta epocale dell'umanità, collaborando con tutte le risorse presenti nel territorio, affinché l'uomo possa sentirsi accolto nella sua unicità, allora causerà ulteriore sofferenza a coloro che si erano invece avvicinati per trovare sollevo.
L'immagine di un uomo che preme il suo ginocchio con inaudita ferocia sul collo di un altro uomo, fino a togliergli la vita mentre grida "non riesco a respirare" è emblematica di come le istituzioni, nel tentativo di creare occasione di giustizia, in realtà, sopprimendo ogni speranza di verità autentica sul senso delle cose, siano causa di morte psichica prima ancora che fisica. Tutti gli uomini sono mancanti e hanno i loro limiti, ma è l'amore incondizionato, frutto di vera sensibilità umana, che può fare guarire le persone dalla loro disperazione.
Quante persone invece la psichiatria riesce ad a annientare, a distruggere nella loro natura più essenziale ed autentica, trascurando l'obbligo del consenso informato, della libertà di scelta del medico e delle cure, venendo meno alla deontologia ed al giuramento di Ippocrate, che dice "prima di tutto non nuocere" trascurando le leggi e infrangendole impunemente?


 

11 - E' ora di dire "BASTA" al potere assoluto che si son presi i signori della psichiatria: sembra non sappiano o non ricordino che sono li' per svolgere, innanzitutto, un servizio alla persona in situazione di fragilita' bisognosa di cura e rispetto, cittadini che pagano le tasse che finanziano anche I loro stipendi: lavoro- stipendi-carriera- prestigio-vengono dopo, e, casomai dovrebbero essere conseguenti al merito.


 

12 - Dare testimonianza dell'efficacia del modello psicospirituale, guarisco da un' ansia depressiva lunga una vita intera....


 

13 - Ci credo fermamente.



14 - Credo che sia fondamentale curare la persona e non, come si pensa abitualmente, curare la malattia.


 

15 - Sono pienamente d’accordo per non usare esclusivamente terapia  farmacologica.


 

16 - Prendersi cura e differente dal curare.



17 - La persona non è la malattia. Questa iniziativa tende a rendere effettivo il diritto costituzionale al "pieno sviluppo della persona umana" (art. 3 c.2), cosa che nell'attuale esercizio della professione, viene sostanzialmente disattesa, Con l'auspicio che sempre più operatori sanitari possano abbracciare questi presupposti per la libertà di cura. Ad maiora semper!



18 - Perché non si perda mai l'umanità e l'empatia tra il medico ed il paziente. Ritengo questo modello valido ed efficace.


 

19 - Caro Enrico.

Non c’è un confine tra la psicoterapia e la spiritualità.

Fai bene a unire e armonizzare tutto in un cammino psico-spirituale.

Grazie per il tuo prezioso contributo.


 

20 - Ci siamo conosciuti il mese di aprile del 2009 , non finora mai di ringraziarla per il supporto psicologico e psicoterapeutico che ho avuto in questi due anni, mi ritengo fortunato.
Con il gruppo Sales , sto ritrovando equilibrio e calma.
Il tutto mi porta a lavorare per raggiungere il traguardo della Serenità.
Non mi sento un paziente nel gruppo , mi sento una persona del gruppo !
"E bello sentirsi utili "
Cordiali saluti

GRAZIE D'esistere Sales


 

21 - Confermo di aver ricevuto grossi vantaggi dal percorso psico spirituale, Che a tutt'oggi continuo a mettere in pratica nel mio percorso di vita


 

22 - La mia opinione è che il connubio tra terapia e spiritualità è importante. La ricerca dell'essere passa anche attraverso il cerchio della preghiera che unisce , creando un' energia positiva che una componente essenziale della terapia .Grazio Enrico


 

23 - Carissimo Enrico, sono lieta di portare la mia testimonianza su questo
argomento tanto serio, quanto importante e... "delicato".
Per esperienza personale, non ho difficoltà a dichiarare che dopo una
attenta "disamina", ben ponderata a distanza ....di tempo, col ( senno del
poi), trovo che, aver accostato alla terapia psicologica un momento di
spiritualità, sia stato una "marcia" in più, che aggiunge benessere.
Essere e sentirsi amati, è il primo passo verso la guarigione dell'anima; sì
perché nel gruppo, portiamo i nostri fardelli di dolore, le nostre offese,
le nostre ferite magari ancora aperte e doloranti. A volte si ha la
sensazione di lavorare contro se stessi e.... Forse è anche così; in quei
momenti si ATTRAVERSA IL DOLORE;
Lo si vive e riecheggia anche attraverso i racconti altrui. Attraverso
questi ... Bagni di sofferenza, lentamente, emerge dal buio, una
impercettibile scintilla; è necessario coltivarla, trattenerla, proteggerla,
perché è l'inizio della fine della sofferenza. Auguro a tutti di riconoscere
questa fiammella che è l'amore "pazzo" di DIO per tutti noi, e... che
rigenera e guarisce!
Grazie a TUTTI VOI CHE, MI AVETE INSEGNATO A VIVERE RISCOPRENDO LA GIOIA.
Un grazie particolare al l'artefice e ideatore, e grande professionista,
ENRICO LORIA


 

24 - Ho sempre sostenuto che partecipare alle terapie di gruppo mi hanno aiutato a capire che per ritrovare la voglia di continuare a vivere e non solo andare avanti, io dovevo iniziare un percorso di riavvicinamento a.. me stessa... dalle sofferenze delle altre persone ho capito che il dolore non era solo il mio, quando uscivo dagli incontri di gruppo mi fermavo sola in macchina a piangere un dolore che non riuscivo a condividere con gli altri, ho capito dopo mesi di terapia di gruppo e grazie a te Enrico che mi hai suggerito la psicoterapia individuale di farmi seguire da una psicologa, Cinzia è stata molto paziente e brava mi ha riportato indietro con tanta sofferenza x me al passato facendomi fare pace con esso, oggi posso dire nonostante le difficoltà che tutti più o meno abbiamo sono serena ho fatto pace con.. me stessa.. e di questo vi ringrazierò sempre. Il momento del cerchio e della preghiera x me che sono cristiana rappresentava qualcosa che ci univa spiritualmente ci faceva sentire più vicini ma io sono... credente grazie


 

25 - Buongiorno a tutti,
è da quasi un anno che seguo un percorso psico-spirituale nell'ambito del centro Poiesis. Il mio giudizio è assolutamente positivo. Per la prima volta nella mia vita sto imparando a capire chi sono e cosa voglio veramente per me stessa.
Un grazie sincero.


 

26 - Ciao Enrico, sebbene mi reputi non credente io in tutti questi anni ho tratto tanti benefici dalla frequentazione dei gruppi Sales. La spiritualità esiste anche in assenza di dogmi religiosi e io nei gruppi ho colto questo. Ti ringrazio davvero tanto.


 

27 - Ciao Enrico, ti ho conosciuto tramite Cristina, ho partecipato e tre incontri Sales, sicuramente utili e interessanti... anche io sono convinta che spiritualità e psicoterapia si possano unire, oltre a te a livello nazionale il grandissimo Mauro Scardovelli, che ho conosciuto a Pasqua.

Grazie, Continua così


 

28 - "Pratico la meditazione da anni e ho incontrato l'approccio di Enrico qualche anno fa...all'inizio scettico, non essendo "credente" nel senso cattolico del termine, ho constatato che la pratica della meditazione integrata alla psicoterapia di gruppo ha avuto su di me e su tanti altri degli effetti benefici. La meditazione, a prescindere dall'orientamento, è scientificamente validata come una tecnica che aiuta a conseguire un maggiore benessere. Quando la meditazione incontra la psicoterapia piuttosto che il counseling o altre forme di terapia non può che essere di enorme aiuto in un periodo storico e un contesto culturale in cui la fretta e lo stress ci portano lontani da noi stessi. Non posso che appoggiarne l'integrazione con la psicoterapia".


 

29 - Ciao Enrico, Grazia e tutti! Amo il Signore e... in breve comunico che, se nell'Istituto Sales non avessi trovato la Sua Presenza... Col cavolo che avrei frequentato!!! ;) ... Ci vediamo a Lui Piacendo, a Maggio!!! un saluto Particolare ai Carissimi Emanuela, Alessio e Silvia!!! Grazie a Dio e a tutti !!! Serena notte


 

30 - Carissimo Dr. Loria,
come Lei ben sa, nei gruppi e con il Suo prezioso aiuto, sono riuscita a superare un momento difficilissimo, e tanti altri li analizzo tutte le volte che partecipo ai gruppi, le dirò di più.. la parte spirituale è importantissima per tutti.. solo così si può lavorare con il proprio se.
cari saluti


 

31 - ciao
io ho partecipato e appena possibile ritornerò a partecipare alle terapie di gruppo perché ritengo che la spiritualità sia molto importante unita alla psicoterapia.

io Personalmente ne ho avuto beneficio anche se all'inizio é stato molto doloroso dover capire e cercare di entrare in contatto il mio " vero se"

Vorrei anche aggiungere che pochi giorni mia sorella per il mio compleanno mi ha regalato un meraviglioso cd i un cantante che io adoro.

ascoltandolo ho pensato proprio al gruppo e a tutti i meravigliosi incontri avvenuti li a centro.

Concludo con un GRAZIE perché esistete e secondo me non è mai troppo tardi per capire e cambiare, la strada è tortuosa ma l importante è provarci ma soprattutto crederci.


 

32 - buongiorno Enrico.

non solo ho tratto beneficio, ma mi ha anche aperto un mondo, alla scoperta di tanti libri, tanti autori. ho scoperto che, tantissimi psicoterapeuti laici e non, utilizzano questa modalità. A parte ciò, vorrei testimoniare la preparazione e la professionalità di Enrico, che non delega certo a Dio la responsabilità della guarigione, bensì al suo impegno unito all'impegno e alla disponibilità del paziente a scendere sino in fondo e toccare il suo dolore. tutto questo non è possibile senza l'azione dello Spirito. per quanto mi riguarda, non potrei mai seguire una psicoterapia che non sia completa e che non includa tutto "l'Essere". un grazie di cuore Enrico


 

33 - Caro Enrico,
ho scritto di getto quello che sento.
Un abbraccio

Spesso in gruppo ho detto : “Ho fatto tanta psicoterapia, ma non mi basta, vado alla ricerca di altro”. Questo altro è approfondire la mia spiritualità. La psicoterapia è stata nel mio caso utilissima fino a quando cercavo solo quella, ma dopo tanti anni quando hai sviscerato tutto quello che c’è da sviscerare , elaborato tutto quello che c’è da elaborare, hai sicuramente una maggior conoscenza della tua storia (le tue radici, chi sei, che cosa vuoi), ma resta un anelito da colmare . Nel mio caso nonostante la terapia mi abbia aiutato ad essere quella che sono, ad accettarmi e conoscermi di più etc., non può darmi quello che ora vado cercando: la capacità di amore incondizionato attraverso la meditazione, l’incontro con l’altro e la preghiera. Spirito , corpo e psiche sono imprescindibili. Tutte e tre le realtà dipendono l’una dall’altra ma non sempre è possibile percepirne l’esistenza e il successivo desiderio di cura. La psicoterapia fatta bene, aiuta a trattare la mente e il corpo e, solo dopo, in un passaggio necessario ma non scontato, è possibile scoprire la necessità di curare lo spirito che mira ad essere scoperto, visto e curato.

La psiche, liberata maggiormente da pensieri ossessivi, nevrotici, carichi di sensi di colpa che deviano dal percorso puro e libero da condizionamenti familiari, culturali e sociali, va alla ricerca dello spirito. Il percorso è molto più semplice e leggero da affrontare quando si percepisce la vera essenza, il vero obiettivo: l’essere in relazione col Padre, sentirsi amato e di conseguenza amare. E’ tutto qua: così semplice e allo stesso tempo così terribilmente difficile… L’esperienza del Gruppo Sales penso sia arrivata nel momento opportuno della mia vita: quando, sentendone la necessità ho potuto cercarla, riconoscerla e prenderla. Assieme a tante altre esperienze della mia vita concorre a nutrire il mio spirito da troppi anni soffocato, inaridito e che, invece, desidera vivere la verità.

Con affetto e riconoscenza


 

34 - Buongiorno Enrico e buongiorno a chiunque acceda a questa mail.
Mi scuso subito per la poca chiarezza che potrebbe rilevarsi nel messaggio, dovuta al poco tempo a disposizione ma anche alla premura di rispondere alla richiesta.
Unire psicoterapia e spiritualità non è mai stata per me una forzatura, anzi sono arrivata a chiedere aiuto ad Enrico proprio attraverso un sacerdote (Don Sandro), in un momento di forte decadimento fisico e psicologico, in cui però riuscivo comunque a percepire chiaramente la difficoltà a tenere separati i due aspetti. Ogni volta che ho fatto un passo in avanti nel percorso di crescita e guarigione psicologica, mi sono "portata avanti" anche in ambito spirituale. Mi riferisco ovviamente ad una spiritualità intesa come dimensione interiore e poco importa l'estrazione religiosa di appartenenza. Tutt'ora, anche se per periodi più o meno lunghi non riesco a frequentare i gruppi, beneficio di questo grandissimo supporto, che non posso eguagliare a nessun trattamento farmacologico a sé stante. Mi dà sicurezza pensare che, tutte le volte che vorrò, troverò sempre un gruppo aperto, solidale e sensibile che mi accoglie, che si prende cura di me e a cui posso offrire il mio umile contributo, raccontando le mie esperienze. Conoscendo, a poco a poco, le "profondità" di me stessa percepisco un frammento in più del mio senso di vivere.
Con grande amore e gratitudine


 

35 - Ciao, sono arrivata al Poiesis nel 2013 dopo varie esperienze di terapia con diversi psichiatri e psicoterapeuti della città di Cagliari, per una importante ansia depressiva, spendendo molti soldi senza trarne nessun beneficio. Ricordo che nel primo periodo hai provato a curarmi con dei farmaci ma poiché non sortivano nessun effetto hai pensato che la terapia farmacologica non fosse l’iter giusto per cui ho proseguito con la psicoterapia nei gruppi Sales che ho frequentato a cadenza settimanale e in alcuni periodi anche giornaliera. I molti lavori psicoterapici mi hanno permesso di penetrare profondamente nel mio malessere, di capirlo e di trovare le strategie adeguate a risolverlo. A differenza delle terapie praticate negli altri studi , nei gruppi Sales ho trovato - un’ assistenza continua che mi ha permesso di evolvere positivamente nell’arco di tre anni - l’ accoglienza amorevole tipica della famiglia - la gratuità della terapia che da al paziente la percezione di valere come persona e non per i soldi che elargisce - il nutrimento dell’ anima che permette di alleggerire il dolore per le tante esperienze negative, frutto della tua straordinaria ricchezza interiore. Si, devo proprio dire che nei tuoi gruppi si pratica molta spiritualità …. spiritualità, da non confondere con la religione, con la confessionalità, che fa pensare più ad un indottrinamento, a riti da celebrare, a preghiere da fare, a precetti da rispettare, l’ esatto contrario della ricerca del Se che tu insegni, fatta nel rispetto dell’altro e della sua libertà. La spiritualità vera, da qualsiasi parte provenga, permette la crescita interiore, ossia porta l’ uomo ad essere ancora più uomo, lo rende capace di incontri, quelli veri … liberanti dal dolore, perché l’incontro da la percezione all’ altro di essere visto e di esistere. Bene Enrico!! Uomo capace di incontri veri, mi hai visto, mi hai incontrato, permettendomi di stabilire una relazione con te, liberante, una relazione che non ho mai avuto con nessuno perché non l’ ho mai avuta con mio padre e mia madre, mi hai permesso di fare esperienza di quell’ amore incondizionato e liberante necessario ad ogni bambino per evolvere, perché se il bambino non si sente amato, come fa ad amare se stesso, la vita, gli altri, anche quelli da cui non si sente amato a sua volta? Il contatto che mi hai permesso di fare è come quello dell’ emorroissa con Gesù, precedentemente anche lei come me aveva speso molti soldi con medici incapaci, senza ricavarne un reale vantaggio, toccando Gesù viene guarita! Anche io guarisco per il vero e gratuito contatto con te.

Nella mia esperienza personale ho capito che la psicologia e la spiritualità, parlano dello stesso uomo con differenti linguaggi, ciò che mi dicevi con un linguaggio psicoterapico lo coglievo vero dentro di me nel suo significato spirituale, per questo ti ho dato fiducia e ho seguito i tuoi consigli anche se farlo significava subire l’ umiliazione più grande …. Sapevo che ne sarebbe valsa la pena, la morte per amore porta sempre alla rinascita!!! E’ così che nel corso della terapia sono morta e rinata tante volte. Tante volte ho potuto dire no all’ onnipotenza tipica della personalità immatura, accettando i miei limiti è diminuita la rabbia che si ritorceva su di me e con la quale attaccavo gli altri , lentamente sono diventata capace di dialogo con mio marito, capace di ascolto dei miei figli che dal malessere profondo hanno riacquistato l’ equilibrio e la gioia di vivere, ho provato il gusto a stare con i miei alunni . Che dire? Il mio cammino non finisce qui, grazie a questa psicoterapia ho imparato ad amare , ho conosciuto il segreto della vita, la perla preziosa nascosta nel campo. Ho imparato a capire che finché non si ama o si ama poco siamo sempre malati, voglio vivere aiutando gli altri a guarire così come guarisco io.

Grazie Enrico perché sei un terapeuta “ diverso “ … spirituale , perché provi veramente gusto a salvare le persone.

Tante altre cose avrei potuto riferire ma che per rispetto alla tua richiesta di essere brevi non l’ ho fatto, rimango comunque a disposizione qualora fosse necessario.

Con molto affetto


 

36 - Ciao caro Enrico, e Ciao a chiunque legga questo mio feed-back.

Partecipo e frequento i gruppi Sales da ormai 6 anni e devo ammettere che il mio è stato un percorso di crescita professionale e personale. e come tutti i percorsi di crescita, caratterizzato da cadute, dubbi, incertezze, paure, ma anche di forti contatti con una parte di me che non conoscevo. quel luogo in cui mi sono sentita davvero amata e accolta nella mia piccolezza, nella mia fragilità.

Ho sperimentato dentro me quello spirito d'amore che mi ha consentito di proseguire il cammino anche nel dolore più profondo, perché tu mi hai insegnato che l'amore non ha mai fine, e questo l'ho capito perché grazie a te e tutti i partecipanti e colleghi l'ho vissuto sulla mia pelle.

la mia gratitudine per te e per tutto il Centro Poiesis non avrà mai fine.

Con infinito Amore.


 

37 - Buongiorno. Sono una giovane psicoterapeuta. Ho partecipato negli anni della mia formazione ai gruppi di terapia- meditazione e devo dire che hanno enormemente contribuito alla mia crescita professionale e umana, semmai le due cose possano essere scisse. Mi son resa conto che aldilà delle specifiche richieste e degli specifici problemi delle persone quello che emergeva era una ricerca di senso degli stessi, un voler dare risposte a domande quali: perché a me? quale senso dare a ciò che mi sta capitando? Perché adesso?. Domande destinate a restare senza risposta se si tralascia di curare l'aspetto più intimo delle persone, la loro dimensione spirituale, che esula dalla professione di qualsivoglia religione specifica.

Jung stesso riteneva che psicoterapia e spiritualità fossero due aspetti dello stesso cammino e anche i professionisti di oggi di altri indirizzi, come quello cognitivo, hanno cominciato a prendere in considerazione la spiritualità. Questo elemento, se trascurato, ritengo porti ad una terapia sterile, non rispettosa della complessità e dell'unità dell'individuo.

Partecipando agli incontri ho potuto riflettere su me stessa, sul senso del mio agire e del mio pensare nonché del mio stesso vivere, cosa di cui tanti mostrano di avere bisogno. Essendo quella dei gruppi Sales una delle poche realtà che tengono in considerazione tutti gli aspetti dell'uomo, per lo meno allo stato attuale delle mie esigue conoscenze, ritengo che assuma importanza ancora maggiore in quanto una delle poche in grado di soddisfare quella 'fame spirituale' che spinge tante persone alla ricerca di qualcosa di più dalla psicoterapia, alla ricerca di un senso del vivere che dia risposte concrete e non superficiali.

Ritengo che rispettare l'esigenza di curare la parte spirituale di sé della persona non sia la stessa cosa che imporre il proprio punto di vista religioso, laddove esiste una richiesta di tipo spirituale da una parte e la disponibilità ad accompagnare in maniera rispettosa della libertà di autorealizzazione, laddove è possibile arrivare, dall'altra parte.

Ritengo che la spiritualità sia un aspetto della persona comune a tutti gli esseri umani.

Pertanto ritengo che la partecipazione ai gruppi Sales sia di beneficio non solo per chi necessita di un cammino che unisca psicoterapia e spiritualità (la stessa radice della parola psicoterapia contiene in sé cura ed anima) ma anche di quanti si accostano alla professione alla ricerca di un completamento professionale e umano.

Nella speranza che questo mio feed-back possa essere utile..

Cordiali Saluti


 

38 - Ciao Enrico e tutti,

desidero esprimere il mio feed-back sull' esperienza fatta con i gruppi Sales che è iniziata un paio di anni fa, in occasione del mio tirocinio presso il Csm di Viale Bonaria per la scuola di psicoterapia familiare. Da subito ho riconosciuto in questa esperienza una grande occasione di crescita non solo professionale ma anche psicologica e spirituale. Sono rimasta molto colpita dal fatto che le persone che sono disposte ad andare fino in fondo nel proprio cammino di crescita, sono le prime a mettere il terapeuta di fronte ad una esigente richiesta di aiuto che vada oltre la costruzione di nuovi significati rispetto alle proprie sofferenze e alla propria storia familiare. Il terapeuta accompagna le persone a diventare autonome nel proprio cammino e nell' assunzione della responsabilità della propria vita, a prescindere dal modello di riferimento.

Una domanda che fece il mio professore durante uno dei primi training a scuola fu: "qual è il dramma più grande dell'essere umano?". La risposta fu: "quello di non sentirsi amati", una risposta semplice e scontata che però non arrivò con facilità da parte mia e dei colleghi. La Spiritualità è un immersione nell'Amore, è un' altro prezioso punto di vista nella ricerca dell' essenza delle cose, nell'andare oltre le apparenze e i pregiudizi. Ho avuto modo di cogliere che coloro che possono fare riferimento alla Spiritualità hanno una marcia in più verso la ricerca interiore, che costituisce la vera sfida dell'essere umano.

Personalmente credo che escludere o negare questo aspetto rappresenti un paradosso, una scissione nell'uomo da una componente che gli appartiene. Nei gruppi Sales le persone hanno la possibilità che questa componente venga accolta e sono loro che scelgono liberamente di vivere questa esperienza piuttosto che un'altra.

Concludo con la riflessione che mi è chiaro che "qualcuno dice che psicoterapia e spiritualità non si dovrebbero unire" e rispetto questo punto di vista, ma non mi è chiaro perché si dovrebbero tenere separati.

Con affetto e stima.


 

39 - Buongiorno Carissimo,

frequento i gruppi Sales da 2 anni. Sono entrata a far parte dei gruppi grazie al 'passa parola' in un momento della mia vita in cui il mal di vivere stava prendendo il sopravvento. Non so dare un nome 'clinico' a quel forte malessere e profonda sofferenza ... che toglie il respiro, che non ti fa alzare dal letto la mattina che ti fa ricercare di farla finita pur di non sprofondare. depressione? bipolarismo? ansiosa depressiva maniacale? boh non mi interessa... so soltanto che dopo questi due anni di esperienza di gruppo e di sporadiche terapie individuali ora cammino con le mie gambe con la mia testa e con il mio cuore.

Il percorso intrapreso nei gruppi psico-spirituali per me è stato fondamentale per la mia rinascita e crescita personale. a trovare il 'collegamento' tra mente e cuore che mi sta permettendo di fare affidamento su valori e punti fermi che ho imparato a riconoscere all'interno di me.

alla domanda di Enrico all'inizio del percorso: di che cosa hai bisogno veramente? non avevo risposta... perché non ero in grado di sapere esattamente di che cosa necessitassi. Avevo solo bisogno d'Amore. Amore che ho trovato nell'accoglienza nel gruppi, nella comprensione dei terapeuti e infine progressivamente tutto ciò ha portato all'Amore per me stessa.

Sono riconoscente per aver incrociato Enrico e i gruppi Sales nella mia vita ... che per me hanno rappresentato il trampolino di lancio verso la mia Libertà con la consapevolezza della mia Responsabilità.

Ciao

con affetto e stima.


 

40 - Carissimo Enrico, sono passati due anni da quando ho accettato d'intraprendere un percorso di crescita personale attraverso la psicoterapia e meditazione del gruppo Sales. Durata e costanza nel vivere questa particolare esperienza dovrebbero consentirmi di esprimere considerazioni utili alla tua richiesta. Prima di iniziare col gruppo Sales di Sassari avevo già avuto esperienze di psicoterapia, percorsi che spesso ho lasciato inconclusi. Ricordo di averti detto, in occasione delle nostre conversazioni telefoniche precedenti all’avvio delle sedute, di aver letto il libro “Gesù luce che guarisce. Cristoterapia” di Bernard Tyrrell. I tempi erano maturi: avevo compreso che non si può affrontare un lavoro terapeutico senza il conforto della spiritualità. La meditazione come momento di consapevolezza della nostra natura (corporea, psicologica e spirituale) prepara adeguatamente la riflessione e condivisione di gruppo. Avere consapevolezza di essere cristiani in cammino verso la sorgente dell’amore illumina di senso il nostro percorso umano e relazionale. La preghiera finale che chiude l’incontro concretizza il nostro essere figli e fratelli in Dio. In tale ottica, il cammino psico-spirituale corrisponde perfettamente alle mie esigenze.

Con gratitudine


 

41 - GRAZIE Enrico per quello che sei e per le tue riflessioni sempre profonde.

Che la tua testimonianza spirituale-psicologica possa aiutare molti ad andare in profondità nella loro vita.

Ti seguo sempre con molto interesse

Con amicizia


 

42 - Ciao Enrico,
io ho avuto dei benefici dalla partecipazione, da un anno in modo assiduo, ai Gruppi Sales.
Sicuramente sto imparando ad ascoltare le persone senza giudicarle, prima scattava automaticamente il giudizio,
quasi sempre di condanna, e questo mi sta aiutando molto nel relazionarmi meglio con miei figli di 24 e 18 anni.
Inoltre questo cambiamento mi sta aiutando, anche se sempre con grande difficoltà, ad ascoltare me stesso.
Non saprei spiegare se questa crescita interiore si possa definire psicologica o spirituale, la mia sensazione
è che l'una sia legata all'altra.
Spero, anche se con poche righe, di aver reso comprensibile il mio pensiero.

Un caro abbraccio,


 

43 - Caro Enrico, volevo anch'io darti un riscontro sulla psicoterapia di gruppo.

Invio con piacere il mio feedback avendo partecipato per un anno ai gruppi Sales e al cammino psico-spirituale. Mi sono sentita entusiasta di questa esperienza fin dai primi incontri di gruppo per essermi trovata in uno spazio dove poter esprimere le mie difficoltà e la mia sofferenza mentre attraversavo un periodo di grande disorientamento. Ho ricevuto ascolto, sostegno, conforto, e importanti spunti di riflessione dal terapeuta e da tutto il gruppo. L'affetto, l'accoglienza e l'ascolto sono di per sé stessi la prima terapia utile che si riceve nel gruppo mentre si vive un malessere conclamato che paralizza e a cui non si è in grado di dare una risposta. Tale era il malessere durante le mie giornate che gli incontri di gruppo rappresentavano l'unico momento che riuscissi a vivere con entusiasmo e piacere. Le indicazioni fornite dal terapeuta durante le sedute di gruppo sono state da me interiorizzate nel corso del tempo e rappresentano strumenti utili di cui mi avvalgo per affrontare le situazioni che vivo. Il gruppo ha rappresentato per me il mio primo approccio valido alla psicoterapia che è tuttora al centro dei miei interessi e del mio entusiasmo.

 

Con affetto


 

44 - A proposito di meditazione...

Ciao Enrico, vorrei aggiungere alla mia riflessione sul gruppo Sales che, per mia esperienza, l'opportunità di avere un contatto con la nostra interiorità attraverso la meditazione che ci hai insegnato, ha segnato una differenza sostanziale nel lavoro terapeutico. Questo lo dico perché tutte le volte che per varie ragioni non si è svolta la meditazione ho sempre avvertito la differenza, sia a livello personale e sia nel gruppo. La meditazione è sicuramente l'occasione privilegiata per ascoltare il nostro respiro, il battito del nostro cuore e, attraverso questa consapevolezza, entrare nel nostro mistero. Oggi stavo riorganizzando il mio archivio del PC e ho avuto modo di riguardare delle immagini che si riferiscono a qualche tempo fa...sono immagini che corrispondono a visualizzazioni che ho avuto durante l'esperienza della meditazione fatta nel nostro gruppo. Tali immagini sono evidentemente simboli che mi hanno aiutato a elaborare alcuni nodi psicologici. Una per tutte:


 

45 - Innanzitutto ringrazio del tempo ricevuto dedicato al benessere interiore, che Dopo esser stato ripulito viene unto dal balsamo della spiritualità. Ho piacere di aver conosciuto ed esser parte di un gruppo eterogeneo dove condividere esperienze emozioni e molteplici realtà, compresa la meditazione e la preghiera conclusiva. Prego Vivamente che questa Bella esperienza abbia la più ampia condivisione nel mondo della medicina della cura della mente.


 

46 - Caro Enrico,

 

mi dispiace che sia finito in questa "graticola". Penso che in un certo senso fosse inevitabile per due motivi: l'interdisciplinarietà e l'invidia. Il tuo approccio alla psicoterapia è aperto anche all'aspetto religioso, non solo non consideri psicopatici le persone che vivono problemi di natura religiosa ma addirittura li aiuti con la tua testimonianza personale di vita cristiana. Questa apertura, quindi il non considerare ogni disciplina un mondo chiuso in sé, sembra comportare il rischio alle volte, per lo specialista e per l'utente, di confondere le diverse discipline. E' lo stesso che capita ai sacerdoti che sono anche psicoterapeuti e ai loro pazienti. Magari ci sono persone che non vanno da quel psicoterapeuta perché è sacerdote, oppure ci sono persone che ci vanno più volentieri perché è sacerdote. Credo che in ogni caso occorra saper ben distinguere i ruoli, i quali non sono altro che il punto di partenza per raggiungere un'unica umanità, o come dici tu, la risposta al dramma esistenziale! L'altro aspetto da non sottovalutare è l'invidia. E' normale, secondo me, che avendo un approccio disciplinare più aperto (e quindi più attento al dramma delle persone) abbia anche un numero più cospicuo di utenti e di giovani colleghi. Questo non può che comportare l'invidia di chi opera il proprio mestiere non come una missione umanitaria ma come un turno in fabbrica.

 

Un abbraccio

 

“Non aver paura. Ma continua a parlare e non tacere,

perché io sono con te e nessuno cercherà di farti del male, perché io ho un popolo numeroso in questa città”. (AT 18, 9-10)


 

47 - Caro amico,

il senso della vita è probabilmente qualcosa di molto più vivo e articolato di qualsiasi definizione si voglia adottare.

La psichiatria deve continuare quel processo di promozione all'autonomia iniziato con Basaglia, c'è ancora tanto da fare in termini medici ma soprattutto sociali educativi culturali.

Hai la pretesa di estendere il senso che Tu hai trovato per la tua vita alla vita degli altri e ti precludi così la possibilità di scoprire altre forma dell'esistere. Così facendo la precludi anche a chi ti sta vicino. E' una po' come fagocitare gli altri dentro il proprio mondo, un bisogno impellente in quanto non si è ancora riusciti a separare se stessi in modo equilibrato dagli altri, per cui gli altri diventano un prolungamento di sé, è la stessa posizione in cui si trovano tanti genitori che non riescono a vedere l'essere che hanno di fronte come elemento unico autonomo libero.

Rifletti e aggiusta il tiro se puoi, ne hai la capacità :)

Buona giornata Enrico


 

48 - Carissimo, ti ringrazio per i tuoi costanti richiami ricchi d'amore a una sempre più attenta introspezione

e ti sono vicino con fraterno affetto in questo momento in cui leggo che c'è chi ti accusa di una scarsa

attenzione verso chi soffre. Continua ad amarci quanto Lui ci ha amato

Ti abbraccio.


 

49 - Caro Enrico, hai il difficile compito di aiutare gli altri. E' un'impresa ben ardua!
In questo momento storico l'uomo è messo a dura prova. Si vive in uno stato di grande confusione e dolore per la perdita delle tradizionali certezze che hanno sostenuto le precedenti generazioni, non sostituite da principi e obiettivi altrettanto validi.
In un passato molto recente si facevano tanti sacrifici e la vita era più dura, ma si viveva nella speranza. Speranza di un miglioramento come premio alle quotidiane fatiche, speranza nell'avvenire dei figli, speranza nutrita di fede divina... Ora c'è per molti un grande vuoto. I falsi miti di benessere e progresso hanno portato la massa verso un consumismo vorace, alla ricerca di un vano appagamento interiore che non si raggiunge mai. Da ciò si ingenera un malessere senza confini.
Non ci aiutano certo gli esempi che vengono dall'alto! Tutto il mondo occidentale, classe politica in testa, è strumentalizzato in vista della ricerca del profitto a qualunque costo. In questo contesto l'uomo non ha più valore, se non come elemento economico. Siamo diventati numeri, facilmente gestibili da banche e multinazionali. Tristemente privi di voce in difesa dei nostri destini.
Tuttavia ciò che mi incoraggia è vedere che in molti c'è un risveglio, una ricerca di spiritualità nutrita di semplicità di stile di vita. Aumentano le persone che si riuniscono a fare meditazione o preghiera, persone che in silenzio si dedicano agli altri, o chi sta scoprendo la forza della guarigione spirituale.
Sembra che sia in atto un principio di cambiamento.
Gioisco di questo.
Ti saluto con un abbraccio affettuoso.


 

50 - Grazie per avermi inserito nel gruppo , lei in questi anni è cresciuto d'esperienza, ha conosciuto il Roberto bombato di psicofarmaci, mi ha aiutato a non prenderne degli altri rinforzano il mio animo in momenti di debolezza, le devo la Vita.
Non molli , ho visto che il Gruppo unito può esercitare un supporto per tanti.
Vedi Angela, Marisa , DONATELLA , Ignazio , Antonia , "tutti assieme si può, ma non è il clima ideale , bisogna stare in mezzo alla natura per scaricare le negatività, i problemi. "
Mi aggiorni, io sono educato , e rispetto, se ne ha piacere.
Ma non amo essere pilotato , quei farmaci agiscono sulla psiche , non ho ancora depurato il mio organismo.
Mi raccomando non siate evasori nei miei confronti , io vi reputo un amico.
La mia Spiritualità mi porta a trasformare ciò che mi ha fatto male in bene.

Cordiali Saluti .


 

51 - La cattiveria umana non ha limiti. Se poi alla cattiveria aggiungiamo anche l'ignoranza allora è un disastro.

Caro Dott. Loria, sono molto dispiaciuta per ciò che le è capitato, sono venuta a conoscenza ieri pomeriggio… sfogliando l’Unione ho letto l’articolo che riguardava Lei, il mio primo pensiero in quell’istante è andato indietro nel tempo, a quando l’ho conosciuta, esattamente nel 2001 negli ambulatori di via Nebida, ricordo che ero arrivata a Lei in condizioni psicologiche disastrose, avevo 36 anni ora ne ho 50, non potrò mai dimenticare il momento in cui l’ho conosciuta, stavo malissimo, ero magrissima, trasudavo ansia da tutti i pori, la mia mente non aveva pace, il mio pensiero fisso era farla finita, i miei pensieri di morte erano quotidiani, purtroppo la depressione a volte porta a questo.

Non ho tentato di autoeliminarmi solo per mancanza di coraggio e per paura, forse in quei momenti qualcosa mi fermava, non so cosa, ma sono stati attimi terribili in cui non vedevo futuro, non avevo pensieri positivi, sentivo solo un grande dolore dentro e tanta voglia di morire, non entro in tutti i particolari perché ci vorrebbero mille fogli per scrivere tutto ciò che di terribile ho provato. Poi finalmente ho conosciuto Lei, ma in quel momento stavo talmente male che avevo terrore anche di Lei, pensavo: ora questo mi imbottirà di farmaci tanto da cuocermi il cervello e magari starò anche peggio, ero diffidente e aggressiva nei suoi confronti, nel primo incontro nonostante tutte le mie paure, fobie, e quant’altro, ricordo che scoppiai a piangere, ero come un fiume in piena, oramai avevo toccato il fondo, mi sentivo finita, poi Lei mi ordinò un farmaco, era il Seroxat, l’ansiolitico già lo prendevo da tempo prima ma senza risultati. L’indomani mattina presi quel farmaco, ricordo che ero stata malissimo, talmente male che poi andai in una cabina telefonica e chiamai Lei piangendo in modo disperato, dicendogli che non avrei perso più quel farmaco perché stavo ancora peggio, lei al telefono mi convinse che dovevo avere pazienza, che quegli effetti che io avvertivo sarebbero passati e quindi mi convinse a continuare la terapia, ma ogni giorno per più di una settimana era la stessa storia, prendevo il farmaco e poi correvo a telefonare a Lei, poi ci fu il 2° incontro, non stavo benissimo ma neanche malissimo come prima, e così continuavano i nostri incontri che oramai per me erano diventati vitali, sentivo che qualcuno si stava prendendo cura di me, questo era Lei dott. Loria. Con il passare del tempo stavo meglio. Dopo un breve periodo incominciai anche a prendere peso, visto che quando l’avevo incontrata la prima volta pesavo solo 45 kg., non mi piacevo per niente, avevo un rapporto bruttissimo con il mio corpo. Andando avanti per qualche mese iniziai a stare bene, proprio bene e anche la mia taglia di vestiario cominciò a salire, questo era motivo di grande gioia e benessere per me, finalmente la notte potevo dormire, il giorno potevo uscire di casa e fare lunghi tragitti senza dover tornare indietro per paure a me sconosciute, la mia paura più grande era perdere il controllo e commettere qualcosa verso me stessa.

Finalmente cominciai a vivere.

Con il tempo che passava e i nostri incontri che continuavano stavo da Dio. Da quel momento Lei diventò per me la persona più importante e più cara, in Lei ho riposto tutta la mia fiducia e stima.

Un giorno in una seduta le dissi: Lei mi ha ridato la vita, è come se fossi rinata. Sono passati 14 anni da quel periodo, ho avuto ricadute depressive nonostante non abbia mai interrotto la terapia per mia scelta, con il tempo ho capito che è anche una questione caratteriale, io crollo per poco, sono una persona che se la prende per ogni cosa, e poi alla base di tutto c’era l’insoddisfazione di questa vita assurda e ingiusta, non ho un lavoro, ho passato anni ad assistere i miei genitori, privandomi della mia vita. Non posso realizzare i miei desideri, tutto ciò mi porta a ricadere spesso nella depressione, quando questo accade io mi precipito da Lei dott. Loria. Se Lei non ci fosse io cosa farei? Se non l’avessi mai conosciuta come sarei finita? Molti anni fa le chiesi di promettermi di non abbandonarmi mai nel senso che anche se i nostri incontri sarebbero finiti volevo comunque la certezza che se avessi avuto bisogno di Lei, Lei ci sarebbe stato. E così fu. Ho scritto tutto ciò perché leggendo quell’articolo sul giornale il mio primo pensiero è stato: quel P.M. sicuramente non sa neanche cosa significhi la parola DEPRESSIONE. Non si può dare la colpa a nessuno quando una persona arriva a tentare di togliersi la vita, non c’è nulla che possa fermarla, tutte le persone che ho conosciuto che hanno tentato il suicidio continuano a riprovare. Ne ho l’esempio di una donna che vive vicino a casa mia, sempre vicino a casa mia un ragazzo (molti anni fa) tentò il suicidio più volte, la madre lo mise in cura dallo Psichiatra ma nonostante ciò alla fine è riuscito nell’intento, si è impiccato dentro casa sua. Il marito di una mia carissima amica ha fatto la stessa cosa. Mi dispiace tantissimo per quella ragazza che ha tentato il suicidio, mi dispiace anche per il dolore della madre, mi dispiace anche se non li conosco. Ma trovo assurdo dare le colpe ad un medico, tra l’altro ad un medico come Lei dott. Loria, io da paziente posso dire solo una cosa, non si può degradare una persona solo perché su 1000 pazienti uno di questi fa un gesto simile, io non credo che Lei abbia la bacchetta magica. Questa donna sicuramente ci riproverà ancora, a meno che non la tengano sedata e sotto controllo 24 ore su 24. Io non conosco tutti i particolari ma anche conoscendoli continuerei a pensare così perché conosco bene Lei dott. Loria e ho grande fiducia e stima per lei. Riguardo alla religione una bella e buona preghiera non ha mai fatto morire nessuno, in ogni caso anche questa accusa la trovo ingiusta, perché io come sua paziente non sono mai stata obbligata a nulla, tipo seguire gruppi o altro, se le persone che vanno da Lei, i suoi pazienti, vogliono fare la terapia di gruppo e in più c’è un momento di preghiera vuole dire che a questi pazienti tutto ciò giova, a me ad esempio no, perché penso in un altro modo, voglio stare sola se devo pregare, è un momento mio e basta. Ma non trovo giusto che altri, se questo da benessere, non lo debbano fare. Fanno tanto chiasso quando in una scuola tolgono il crocifisso, oppure non fanno fare più il presepe… e poi… e poi condannano il dott. Loria solo perché durante la terapia di gruppo dedica un momento per la preghiera. ASSURDO.

Caro dott. Loria sa qual è in questo momento il mio desiderio più grande? Vorrei tanto conoscere questo P.M. e raccontarle tutto ciò che ho scritto a lei e poi porgli una domanda: quanto verrà premiato il dott. Loria per tutto ciò che ha fatto per me e per tanti altri?? Mi ha ridato la vita e nessuno lo sa, mi ha salvata e nessuno lo sa. Ora lo vogliono punire ma prima non è stato premiato!! Vorrei tanto poter dire questo a tutte quelle persone che le sono contro.

Se la giustizia terrena non funziona sicuramente quella Divina SI.

Credo che andrà tutto bene per Lei perché se lo merita, vorrei che tanti altri pazienti scrivessero qualcosa in merito e magari lo pubblicassero su L’Unione Sarda. Io voglio farlo, lo voglio fare perché Lei per me ha fatto molto di più.


 

52 - Forse nn avrei più avuto mia madre accanto così come lo è adesso , se un giorno Enrico nn fosse entrato in camera di mia madre ..., imbottita di farmaci in seguito a un suo recente malessere psichico , che avevano ormai tirato fuori il peggio di lei ;da amorevole che era , era diventata aggressiva e lamentosa , irriconoscibile, spiazzando ovviamente tutti noi figli e mio padre...da quel dialogo tra Enrico e mia madre, (ricordo bene, e ‘ successo a casa mia ) e ‘ nata una scintilla di speranza in mia madre e da lì , il suo ritorno a noi...più amorevole di prima , grintosa come prima .. e’ tornata ad essere la mia mamma e non un estranea , priva di anima e distaccata come la stavano facendo diventare gli altri medici , forse poco attenti a tirar fuori la particolarità , la diversità , ma anche il senso della sofferenza di ogni essere umano , come solo Enrico sa fare poiché il suo e ‘ un Amore speciale che dedica a chiunque, indistintamente ... ecco , se penso a un grande uomo , a un grande cuore , a un grande professionista ... il mio pensiero va ad Enrico . Grazie di esistere. Con immenso riconoscimento che arriverà anche nelle prossime vite... grazie


 

53 - ..... Ed è TUTTO VERO!

Ogni testimonianza ha messo in evidenza una Tua Peculiarità nell’esercizio della tanto delicata e pericolosa professione. Tra le varie, quello che ho apprezzato di Te è il Tuo metterTi in gioco non solo nel gruppo ma, anche nel “cercare” di ampliare ed integrare esperienze professionali con quelle di colleghi medici Oncologici che hanno un’idea di guarigione ed un taglio diverso anche nella terapia; come peraltro un Sacerdote che ha un’altra visione della vita, della (malattia) della Rinascita; completando tutte queste sinergie ed energie e conoscenze ed esperienze con un musicista che, dal vivo, accompagna il grande gruppo, e con le note universalmente riconosciute come CAPOLAVORI DELL’ESPRESSIONE DELL’ESSERE UMANO QUALE PORTATORE DI UNA SCINTILLA DI DIO, lenisce, acquieta, rilassa, suscita, la vitalità e sprona alla speranza di guarigione.
NON SEI SOLO


 

54 - Queste Lacrime sono di GioiA naturalmente, perché quando un Figlio ritrova una Madre e Viceversa , il dolore di tanti anni esplode ed ecco il pianto di tante Belle Emozioni perse per tanto Tempo è ormai dimenticate..... mai perdere la Speranza è l’unica Luce nel Buio della Disperazione️ecco Enrico questo è ciò che mi hai insegnato in anni di Psicoterapia nel Gruppo Sales è questo mi dà la forza di Andare Avanti😘


 

55 - Ciao, questa notte é morto di cancro un mio cugino, che era per me quasi un fratello perché le nostre famiglie avevano il cortile in comune. Era schizofrenico, quando aveva circa 18 anni partì in Inghilterra e per molto tempo la sua famiglia non seppe nulla di lui, non sapeva se fosse vivo o morto. Dopo qualche anno riuscì a mettersi in contatto con la famiglia e rientrò ma non era più lui, era strano e sospettoso , iniziò per lui e la sua famiglia un lungo calvario che é arrivato fino ad oggi. Allora, in quell'ambiente non si capiva bene di cosa soffrisse e non si parlava di disagio psichico. Si facevano molte ipotesi, persino quella che fosse posseduto da uno spirito demoniaco, che fosse vittima di una fattura... molti si prendevano gioco di lui e questo mi faceva molto male.

Io stessa allora diciottenne, molto fragile e stressata dallo studio per l'esame di maturità, rimasi fortemente segnata dai suoi comportamenti tanto da pensare di essere come lui. Ho fissato in me la mia identità di psicopatica che oggi grazie a Dio e grazie ad Enrico viene meno, per me, per lui e per tutti quelli come noi desidero proseguire in questa battaglia, affinché la paura e l'ignoranza non prevalga.


 

56 - Precedentemente al covid: al Csm abbandono a se stessi di utenti e famiglie. Posso testimoniare personalmente che non ci e' piu' stato fissato un appuntamento/ un colloquio, neanche telefonico con lo psichiatra "assegnato", solo terapia ambulatoriale x depot e ricetta x farmaci da un medico di guardia o comunque in servizio. E' questo essere presi in carico? Gli effetti conseguenti, innanzi tutto sul paziente, si vedono e sono gravi.


 

57 - Penso che si sia approfittato ormai troppo della dignita' riservatezza fragilita' debolezza dei sofferenti psichici e dei loro familiari. Sono convinta che bisogna unirsi alzare la testa e la voce, e reclamare attenzione e rispetto della persona sofferente e dei suoi diritti, che sono gli stessi di ogni altro paziente di altre patologie. In questo paese ormai sembra sia necessario scendere nelle piazze e davanti ai palazzi del potere x essere visti e (forse ) ascoltati

 


Dott. Enrico Loria

Psichiatra e Psicoterapeuta

360.914953

enricoloria@tiscali.it

(formato pdf)