A proposito di psicofarmaci…
di Enrico Loria
· antidepressivi
· ansiolitici
· stabilizzanti
dell’umore
· neurolettici
Le loro azioni sono differenti, o addirittura opposte tra
loro. Di ciascuna categoria esistono numerose alternative, che per la loro
diversità d’azione e di metabolizzazione consentono molteplici possibilità di
scelta.
Quando una persona assume tutte e quattro le categorie, può
essere a volte che quella situazione clinica non è stata correttamente
inquadrata: dare di tutto nella speranza che qualcosa faccia bene. Il risultato
è che spesso la persona continua a stare male, o ad avere pesanti effetti
indesiderati. Si può ipotizzare che non sia stata valutata l’origine complessa
di quel sintomo, e si sia voluto scommettere sulle potenzialità di un singolo
strumento, quello farmacologico.
Se
una persona assume più di due psicofarmaci,e magari continua a stare male,
dovrebbe porsi la domanda se la propria situazione sia osservata dai diversi
punti di vista.
Nel caso vi siano dei dubbi su ciò, consiglio di fare un
serio esame personale per vedere di cogliere le possibili integrazioni da
effettuare nella propria strategia di “guarigione”, magari confrontandosi con
persone di fiducia nei diversi campi. Parlare poi con il terapeuta curante
perché possa valutare attentamente gli eventuali cambiamenti da effettuare,
perché esso possa avere il consenso per scegliere quale semplificazione
psicofarmacologica effettuare.
Cosa pensi di questa strategia? Può darsi che ciò implichi l’affidarti anche ad altri strumenti. Ma anche quando non sia per te chiaro cosa fare, per favore, piuttosto che aggiungere altri farmaci, confronta il tuo pensiero con quello di altre persone, piuttosto che rinchiuderti nel tuo ristretto mondo. Rimanere cristallizzati nel proprio angolo per paura di affrontare i problemi, rallenta il cammino di crescita personale e cronicizza la sofferenza.
Dott. Enrico Loria, Psichiatra Psicoterapeuta al: 360.914953
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