Cari amici,
come
vedete anche io sono caduto nel mondo. La mia gioia ed il mio entusiasmo sono
grandi, e mi piace conoscere tutte le cose che vedo, ma sono anche molto
pacifico, perché porto ancora nel mio cuore il ricordo del posto da cui vengo.
So
che per voi questo ricordo è molto lontano, ed alcuni hanno dimenticato del
tutto. Camminano per le strade alla ricerca, guardano qua e la, senza trovare un
vero ristoro. Pensano che la gioia si possa trovare fuori da se stessi. Non si
accorgono che questa gioia non l’anno mai persa, che è sempre stata lì, nel
loro cuore.
Ora
però, per me è facile sentirla, perché ancora non è passato così tanto
tempo, ed anche perché non ho ancora passato tutte le difficoltà e le
sofferenze che avete passato voi.
Spero
che quando anche io avrò lontano il ricordo dell’amore di Dio, saprò
fermarmi, ogni momento, a ricordarmi di lui, per sentirlo vivo dentro di me, nel
profondo del mio cuore.
Per
questo, se volete aiutarmi, e se volete aiutare voi stessi, ripetete con me:
“Signore Gesù, abbi pietà di me”.
Ripetetelo
spesso durante la giornata, quando camminate, o guidate la macchina, quando
incontrate qualcuno e lo guardate negli occhi, quando siete seduti, per
ascoltare la musica, o per guardare un paesaggio. Ripetetelo spesso durante la
giornata, quando siete al lavoro, quando incontrate qualcuno che soffre, o che
vi odia. Ripetetelo continuamente: “Signore Gesù, abbi pietà di me”, e
piano piano nel tempo, il ricordo si farà sempre più chiaro. Il ricordo di
qualcosa che anche tu puoi ritrovare, se ti fermi, se lo vuoi. Per questo io
sono così entusiasta della vita, tanto che riesco a fare diventare felici
quelli che stanno vicini a me, ad incominciare da mia mamma, e mio padre, e mia
sorella.
Ma
non solo, anche tu quando mi incontrerai, sappi che io porterò vivo per te il
mio ricordo della gioia, e come una forza magica, ti aiuterò a ritrovare il
tuo.
Ma
c’è una cosa che ancora non ti ho detto: per potere ritornare dentro di te, e
stare in contatto col tuo centro interiore, dovrai rincontrare le tue ferite, le
tue sofferenze, passare per una porta stretta. So che sarà naturale tornare
indietro e cercare di dimenticare. Ti prego, non farlo. Perderesti ancora una
volta la possibilità di ricordare, e di ritrovare la gioia.
Se
avrai l’umiltà di considerarti come me, assolutamente bisognoso di aiuto,
allora forse ti verrà più facile invocare: “Signore Gesù, abbi pietà di
me”.
Se
lo farai, in ogni momento della tua vita, concentrandoti sul tuo respiro, con
umiltà, avrai alla fine imparato la preghiera del cuore.
Signore
Gesù, ti prego, tu che sei amore, ascoltaci nei nostri bisogni più profondi,
abbi pietà di tutti noi, e aiutaci a ricordare. Non lasciare che continuiamo a
dimenticare, e a dimenticarci,
“Signore
Gesù, abbi pietà di noi”.
“Signore
Gesù, abbi pietà di me.”
Attendo
con gioia il tuo incontro.
Francesco.