Cari
amici,
come
vedete sono cresciuto, ed ora il ricordo del posto da cui vengo si sta pian
piano affievolendo. Anche io mi entusiasmo per tutte le cose nuove che vedo, ed
incomincio ad attaccarmi alle cose della terra, cosi come voi. In particolare
mio padre, mia madre, ed anche mia sorella stanno diventando davvero importanti
per me. Ma anche i giocattoli, piazza giovanni, la palla, nonna, la maestra, i
piccioni.
So
che qualcuno di voi ha incominciato a dire nel suo cuore “Signore Gesù, abbi
pietà di me” e pian piano sta imparando a sentirsi dentro, a trovare la parte
più profonda di sé. Altri non hanno creduto, e non hanno ascoltato il mio
consiglio di “angioletto”, perché forse non era ancora il momento. Ho
incontrato molti di voi in questi mesi, e mi sono accorto che avete gradito
conoscermi. Come una forza magica ho mantenuto vivo il ricordo della mia gioia,
e forse anche tu, hai ritrovato il ricordo della tua. Se ancora non lo hai
incominciato a fare, ripeti con me: ”Signore Gesù, abbi pietà di me”.
Ma
ora voglio dirvi una cosa molto importante. Quando vi accorgete di stare molto
soffrendo, di non farcela più a sopportare le difficoltà, quando la speranza
si allontana e vi sembra che non avete una via d’uscita, quando avete la
sensazione di essere soli, e vi sentite non capiti, non apprezzati da nessuno,
non amati, non voluti, quando vi sentite angosciati, quando vi sentite in colpa,
quando avete paura, o quando covate dentro di voi un sentimento di invidia, o di
risentimento, sappiate che non c’è altro di meglio che conoscere il sentiero
che vi porta al di là di tutto questo.
Al
di là. Dove sta la parte più profonda del vostro essere, il vostro vero Sé.
E’ il posto dove non c’è contrasto, dove non esiste una cosa migliore o
peggiore, dove non potete mai sentirvi inferiori. E’ il luogo della
contemplazione, il luogo della non conoscenza, il luogo dove “io sono
l’altro”. Essere uno con l’altro, perché non esiste un confronto.
Cari
amici, so che vi sembrerà impossibile, ma questo luogo è lì, dentro di voi;
è sempre stato lì, e vi ha sempre chiamato a sé, in modo incessante ed
incondizionato. Vi attira continuamente a sé, anche quando voi vi rifiutate di
riconoscerlo.
Camminare
nel sentiero che vi riporta alla parte più profonda di voi, andare al di là
della vostra sofferenza, della vostra angoscia più profonda non è facile. Ma
il premio è la gioia, la pace, l’amore.
Ma
ora ho una cosa da chiedervi, una cosa molto importante. Quando fra qualche anno
anche io potrei essere lontano dal ricordo del posto da cui vengo, qualcuno di
voi, qualcuno che sia arrivato ad avere un cuore compassionevole, venga a
ricordarlo a me. Te ne prego, proprio tu che stai leggendo queste righe, non
dimenticarti di me. Aiutami a ritrovare il ricordo dell’amore di Dio. Aiutami
a fare l’esperienza di Lui. “Signore Gesù, abbi pietà di me”.
“Signore
Gesù, abbi pietà di noi”.
Francesco.