di
Enrico Loria
Immagina che la tua vita, come quella ciascun essere umano, sia una
esperienza in cui sei chiamato ad un compito comune, quello di trovare un modo
di gestire e risolvere la sofferenza.
Immagina che la sofferenza dell’uomo su questa terra sia come un
grande deposito pieno, e che quando un uomo trova la possibilità di essere
compassionevole, il deposito si svuota un po’.
Immagina che tutte le persone che hanno risposto con amore ad un
insulto, un’ ingiustizia, un sopruso, hanno contribuito a svuotare questo
deposito, ed allo stesso tempo hanno dato un significato profondo alla loro
vita.
Immagina che tutte le persone che hanno risposto con odio al torto
subito, hanno lasciato il deposito allo stesso livello di prima, ed inoltre
non hanno avuto alcun vantaggio per sé o per altri dal loro odio. Hanno
solo trasferito la sofferenza da qualcuno a qualcun’altro.
Se riesci ad immaginare che tutto questo sia vero, il tuo impegno
per amare diventerà qualcosa di cui senti il desiderio, più che un dovere.
Se riesci ad immaginare ed a credere che tutto ciò sia vero, la
tua sofferenza, il tuo dolore, la tua malattia, non potranno più farti perdere
la gioia di continuare a vivere, perché il tuo compito, quello per cui sei
chiamato, non smette di essere il tuo compito. Il tuo significato rimane e non
può essere cancellato da nessuno. Il valore della tua vita rimane infinito.
Se senti nel profondo del tuo cuore che tutto ciò abbia per te un
senso, da questo momento in poi potrai guardare la tua fatica umana, il tuo
fallimento, il tuo essere piccolo, con serenità. La serenità di chi possiede
un segreto e personale tesoro.
Se davvero ci
credi, tutto ciò che hai perso nella vita non potrà limitare il tuo impegno
rinnovato, quello di contribuire ad essere felice vicino al fratello che soffre.
Sarà una gioia infinita esserci quando il deposito della
sofferenza sarà esaurito, annullato da tutto l’amore che le persone hanno
fatto crescere dentro e fuori di sè.
So per certo, sono sicuro, che io e te saremo lì, uno vicino
all’altro, in quel momento di gioia profonda.
Non chiedermi perché, so che può essere difficile da capire e da
credere, ma so che sarà così.