Pregare il Silenzio.
Forse
non ci rendiamo conto che Dio ha creato anche il silenzio.
Che
il silenzio è quella “cosa bella” (Gn 1,12), di cui l’Artista Divino si
compiace (gli è riuscita bene!).
Che
il silenzio è
quella “bella azione” che Lui tanto gradisce, come il profumo della donna (Mc
14,6). Che il silenzio “risuona” nell’universo. Pochi sono convinti che il
silenzio può essere la lingua più adatta per la preghiera. C’è chi ha
imparato a pregare con le parole, solo con le parole. Ma non riesce a pregare
solo con il silenzio. “ … Un tempo per tacere e un tempo per parlare”,
ammonisce il Qohelet (3, 7). Qualcuno, però, anche condizionato dalla
formazione ricevuta, il tempo per tacere nella preghiera – e non solo nella
preghiera – proprio non riesce a indovinarlo. Eppure T. Merton sostiene che
“il silenzio costituisce la vita di preghiera”. E Saint-Exupéry assicura:
“La preghiera è un esercizio del silenzio”. San Giovanni della Croce, da
parte sua, ha coniato una formula indimenticabile: “tacere per consentire a
Dio di parlare”. Del resto, i Padri latini avevano detto, con altrettanta
concisione: “Verbo crescente, verba deficiunt”. Ossia, a mano a mano che la
Sua Parola si impossessa del tuo essere, le parole vengono meno. Potremmo
parafrasare così: la preghiera “cresce” dentro di te in maniera
inversamente proporzionale alle parole. O, se preferiamo, il progresso nella
preghiera è parallelo al progredire nel silenzio. L’acqua che cade in una
brocca vuota fa molto rumore. Quando però il livello dell’acqua aumenta, il
rumore si attenua sempre più, fino a sparire del tutto allorché il vaso è
colmo. Per molti, invece, il silenzio nella preghiera risulta imbarazzante,
quasi sconveniente. Non si sentono a loro agio nel silenzio. Affidano il tutto
alle parole. E non si rendono conto che unicamente il silenzio esprime il tutto
(per dire il niente ci voglio tante parole …). Il silenzio è pienezza. Stare
in silenzio, nella preghiera, equivale a stare in ascolto. Proprio come gli
alberi che, nel bosco, captano messaggi segreti portati dal vento. Il
silenzio è la lingua del mistero. Non ci può essere adorazione senza
silenzio. Il silenzio è rivelazione. Il silenzio è il linguaggio della
profondità. Direi che il silenzio non rappresenta tanto l’altra faccia della
Parola, ma è Parola esso stesso. Dopo aver parlato, Dio tace, ed esige da noi
il silenzio, non perché la comunicazione sia terminata, ma perché restano
altre cose da dire, altre confidenze, che possono essere espresse unicamente dal
silenzio. Le realtà più segrete vengono affidate al silenzio. Il silenzio
è il linguaggio dell’amore. “Quando l’amante parla all’amata,
l’amata da più ascolto al silenzio che alla parola: “Taci”, sembra
sussurrare, “taci perché possa udirti”” (Max Picard). Il silenzio è il
modo adottato da Dio per bussare alla porta. E il silenzio è il tuo modo di
aprirGli. Il Signore lascia dire ai libri, agli individui che parlano a nome
Suo. Lui, però, sta dietro alle pagine e alle parole, taciturno. Aspetta che
quelli abbiano finito, perché tu ti accorga del tuo Suo silenzio e capisca,
attraverso il silenzio, ciò che di essenziale c’è da capire. Quello è il
Suo modo più convincente di spiegarsi. Se le parole di Dio non risuonano come
silenzio, non sono nemmeno parole di Dio. Dio tace di fronte alle tue domande,
non interviene nei “colloqui” di cui tanto ti compiaci, non dice nulla
neppure delle sciocchezze che fai. Sembra che Dio non abbia nulla da dire, non
voglia sapere nulla. In realtà, Lui ti parla tacendo, e ti ascolta senza
sentirti. Non per nulla i veri uomini di Dio sono dei solitari e dei taciturni.
Chi si avvicina a Lui, si allontana necessariamente dalle chiacchiere e dal
rumore. E chi Lo trova, normalmente non ritrova più le parole. Fare silenzio,
in certi casi, non vuole dire semplicemente sospendere il parlare, ma
disimparare a parlare. La vicinanza di Dio ammutolisce. La luce è esplosione di
silenzio. Prega, dunque nel silenzio. Prega col silenzio. Prega il
silenzio. Il silenzio rappresenta il rito più bello, la liturgia più
grandiosa.
…
E se proprio non puoi fare a meno di parlare, accetta tuttavia che le tue parole
vengano inghiottite nella profondità del silenzio di Dio.
…
Silenzio
(testi tratti dagli scritti di A. Pronzato)