Astenersi.
Ascolto il rumore delle voci concitate di coloro che disprezzano ciò che senza che se rendano conto gli appartiene. E' la separazione tra sè e l'altro, con la sofferenza che ne deriva, che alimenta un tale risentimento.
Una parte di sè che non riconosce l'altra, e che proietta all'esterno il dolore interiore, dividendo fuori ciò che è diviso dentro. Inizia la ricerca dei buoni e dei cattivi, come se tale ricerca potesse portare ad un esito.
Osservo stupito e distaccato, senza riuscire neanche per un attimo a coinvolgermi in tale assurdità.
E' possibile che sia diventato così capace di non agganciarmi con l'odio?
Continuo ad osservare e ad ascoltare ma senza comprendere.
Desidero proseguire per la mia strada. Non ho dubbi. Straniero tre la folla, osservo la danza della vita senza venirne travolto....
Con affetto, Enrico.