Altre riflessioni sulla meditazione Cristiana
...trattenere la dolcezza di un
momento d'amore fa si che l'anima tocchi l'infinito...
...e il tempo e lo spazio si dilatano...e tutto intorno è silenzio...
...ma questo silenzio è stupore...meraviglia... sublime tenerezza di un cuore
accarezzato ..
...e in realtà tutto è un canto..
Il motivo della proposta della meditazione nasce dalla grande necessità che l'uomo di oggi ha nel trovare il senso di se stesso, immerso in una realtà dove tutto sembra "chiamarci" per promettere illusioni di realizzazione. Nessuno può dire di essere salvo dalla tentazione di farsi cullare dagli inganni della vita. Essi possono fare leva su di noi proprio perchè non siamo in grado di conoscere con certezza la verità sul senso della vita. Anche coloro che si impongono delle norme di vita, o che aderiscono ad una religione, fino a che non hanno ricevuto il dono della consapevolezza spirituale, sono sempre a rischio di una profonda crisi. Il rischio però non è quello di entrare in crisi, ma quello di non saperne fare il frutto. Ogni crisi esistenziale arriva per fare crescere la nostra fede, ma è facile uscire dalla crisi dalla parte sbagliata. Il risultato è che prima o poi la crisi dovrà tornare per donarci una nuova possibilità di trovare Dio. La psicologia ci aiuta a risolvere alcuni blocchi che offuscano il cammino, ma spesso manca di un modello del Sè soddisfacente, conducendoci verso labirinti di esperienze che forse avremo potuto evitare, anche se vale il concetto che "sbagliando comunque s'impara". Abbiamo bisogno di comprendere che la realizzazione personale e l'autonomia includono la capacità di essere sensibili all'altro. Non riusciamo a trovare una vera realizzazione fino a quando non scegliamo liberamente di essere tolleranti, sensibili, profondamente vicini a qualcuno che riteniamo possa essere da noi accettato con le sue caratteristiche. Siamo in fondo costretti ad imparare sulla nostra pelle, perchè una fede che si basi solo su costrizioni non ci aiuta a crescere, ma neanche la fuga da noi stessi e dalle nostre responsabilità d'amore ci risolve il problema esistenziale del vivere. Siamo stati resi capaci di fare scelte, ma quale scelta è possibile per chi non ha ricevuto il dono di una prospettiva liberatoria?
Come meditare secondo la wccm:
Stai seduto con la schiena dritta, e fai alcuni respiri profondi, poi riprendi a respirare normalmente.
Lascia al di là qualsiasi pensiero o preoccupazione, e delicatamente chiudi i tuoi occhi.
Inizia lentamente a ripetere silenziosamente dentro te una singola parola. Noi consigliamo Maranathà, che in aramaico, la lingua parlata da Gesù significa: il Signore viene (o vieni Signore).
Se ti distrai con qualche pensiero non scoraggiarti. Semplicemente riprendi a recitare la singola parola: Ma-ra-na-thà.
Continua a ripeterla con un ritmo lento per tutto il tempo di meditazione (20 minuti).
Ti aspetto, sarai il benvenuto. Se desideri collaborare per la crescita del gruppo chiama al 360.914953. Grazie.
Enrico.
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