L’uomo al centro della creazione. 

Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime.
Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero».
(Dal Vangelo secondo Matteo 11,28-30).

E' la conseguenza del contatto col proprio vero sè, quando siamo chiamati a compiere solo ciò che realmente occorre, e non tutto quello che secondo le convinzioni nostre e altrui siamo spinti a fare.
La fatica e l'oppressione che derivano da un uso non corretto della nostra stessa vita, sono il segnale del nostro eccessivo attaccamento alla materia. In questo caso è' l'Ego che conduce il gioco.
Per quale motivo il padre celeste dovrebbe volere da noi uno sforzo inutile?
Siamo noi stessi che inconsapevolmente ci siamo immersi nella realtà terrena in modo dissonante con la nostra vera natura.
La prova della vita diventa inaccettabile, e possiamo arrivare a non sopportare la realtà della incarnazione.
L'invito del Cristo è semplice e chiaro. Assecondare uno stile di vita profondamente rispettoso della dignità dell'uomo. Ogni cosa sia solo al servizio dell'umanità, e non l'umanità al servizio delle cose.
L'uomo al centro della creazione!
Pensaci.

Con affetto, Enrico.

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